Ricerca libera

65 risultati per nelle
Artusi, Pellegrino
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene
220780 1891 , Firenze , Salvatore Landi 50 occorrenze

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

dispendio, troverebbero facile impiego e possederebbero un'arte in mano che, portata nelle case borghesi, sarebbe un farmaco alle tante arrabbiature che

Vedi tutta la pagina

Pagina 011


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Il cuscussù è un piatto di origine araba che i discendenti di Mosè e di Giacobbe hanno, nelle loro peregrinazioni, portato in giro pel mondo, ma chi

Vedi tutta la pagina

Pagina 026


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Il brodo dei ranocchi essendo rinfrescante e dolcificante viene raccomandato nelle malattie di petto, nelle infiammazioni lente degl'intestini ed è

Vedi tutta la pagina

Pagina 036


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Noto questo risotto nelle proporzioni che è stato fatto più volte nella mia cucina, e cioè: Telline col guscio, chilog. 1,350.

Vedi tutta la pagina

Pagina 040


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

È una minestra che fa molto comodo nelle famiglie, perchè risparmia il lesso, bastando un pentolino di brodo lasciato dal giorno avanti.

Vedi tutta la pagina

Pagina 048


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

corrispondono quasi mai alla pratica, ho dovuto modificare le dosi nelle seguenti proporzioni:

Vedi tutta la pagina

Pagina 048


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

C'era un prete in una città di Romagna che cacciava il naso per tutto e, introducendosi nelle famiglie, in ogni affare domestico voleva mettere lo

Vedi tutta la pagina

Pagina 065


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Le uova, dopo la carne, tengono il primo posto fra le sostanze nutritive. L'illustre fisiologo Maurizio Schiff nelle sue lezioni in Firenze

Vedi tutta la pagina

Pagina 071


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

sale e pepe e mescolate fra le medesime un pizzico di prezzemolo tritato e un poco di parmigiano. Gettate la pietra nelle uova, mescolate e fatene una

Vedi tutta la pagina

Pagina 074


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

pezzi nelle sue giunture, infarinatelo, conditelo con sale e pepe e versategli sopra due uova frullate. Dopo mezz'ora almeno d'infusione involtate i

Vedi tutta la pagina

Pagina 099


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Nelle fritture di grasso io preferisco il lardo perchè mi sembra dia un gusto più grato e più saporito dell'olio.

Vedi tutta la pagina

Pagina 100


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Il vino, come condimento nella cucina, non è molto nelle mie grazie, ammenochè non si tratti di vino da bottiglia e di certi piatti in cui è

Vedi tutta la pagina

Pagina 100


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Nelle grandi città un bravo cuoco è, a male agguagliare, come un generale d'armata in un vasto campo ben trincerato con numerose ed agguerrite

Vedi tutta la pagina

Pagina 112


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

uova frullate in proporzione, ma avvertite di non cuocerle troppo. Il condimento di sale e pepe spargetelo parte sui carciofi e parte nelle uova prima di

Vedi tutta la pagina

Pagina 117


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Chi frequenta le trattorie può formarsi un'idea della grande varietà dei gusti nelle persone. Sentirete talvolta portare a cielo una vivanda che

Vedi tutta la pagina

Pagina 117


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Nelle grandi cucine, ove il sugo di carne non manca mai, molti umidi si possono tirare con questo insieme col burro; e allora riescono semplici e

Vedi tutta la pagina

Pagina 120


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Lo stracotto di vitella per condire la minestra di maccheroni o per fare un risotto al sugo, è d'uso comune nelle famiglie della borghesia fiorentina

Vedi tutta la pagina

Pagina 120


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Se la fricassea fosse di pollo, tagliatelo a pezzi nelle giunture, escludendo la testa, il collo e le zampe; per il resto regolatevi nello stesso

Vedi tutta la pagina

Pagina 124


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Ora formate una pasta per ricoprirlo nelle seguenti proporzioni:

Vedi tutta la pagina

Pagina 130


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Tagliate il piccione a piccoli pezzi nelle sue giunture scartando la testa e le zampe.

Vedi tutta la pagina

Pagina 130


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

regolatevi nelle debite proporzioni per il cosciotto. Non ho bisogno di dirvi che il castrato deve essere di qualità fine e ben grasso. Supponiamo che la

Vedi tutta la pagina

Pagina 137


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Fate una balsamella nelle seguenti dosi: Farina, grammi 150. Burro, grammi 70. Parmigiano, grammi 30. Latte, decilitri 6. Uova, N. 3. Sale quanto

Vedi tutta la pagina

Pagina 161


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Se dopo cotti in questa maniera vi aggiungerete un poco di sugo di carne oppure un poco della salsa di pomodoro N. 80 non sarete più nelle regole

Vedi tutta la pagina

Pagina 170


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Nelle trattorie di Firenze ho sentito chiamare fagiuoli all'uccelletto i fagiuoli sgranati cucinati nella seguente maniera:

Vedi tutta la pagina

Pagina 172


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

In nessun altro luogo ho trovato buoni i piselli come nelle trattorie di Roma, non tanto per l'eccellente qualità degli ortaggi di quel paese quanto

Vedi tutta la pagina

Pagina 190


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

abita le acque dolci; ma per generare ha bisogno di scendere in mare. Questa discesa, che chiamasi la calata, ha luogo nelle notti oscure e

Vedi tutta la pagina

Pagina 213


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Le anguille neonate, appena grandi poco più di uno spillo, lasciano il mare ed entrano nelle paludi o nei fiumi verso la fine di gennaio e in

Vedi tutta la pagina

Pagina 213


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Eseguito nelle dosi indicate basterà per 12 persone.

Vedi tutta la pagina

Pagina 217


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

) e sopra alla medesima versate un marzapane fatto nelle seguenti proporzioni:

Vedi tutta la pagina

Pagina 249


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Fate una pasta frolla metà dose del N. 356, ricetta A. Fate una crema nelle seguenti proporzioni:

Vedi tutta la pagina

Pagina 250


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

frusta due delle tre chiare rimaste dalla crema e quando saranno ben sode versate a poco per volta nelle medesime grammi 130 di zucchero a velo e

Vedi tutta la pagina

Pagina 250


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Preparate dei teglioni di ferro o delle teglie di rame stagnate unte col lardo e infarinate e nelle medesime collocate le ciambelle che farete grandi

Vedi tutta la pagina

Pagina 263


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

proprio. Nelle campagne della bassa Romagna si raccoglie un uva nera a piccolissimi chicchi e senza seme, colà chiamata uva romanina, che io, per uso di

Vedi tutta la pagina

Pagina 266


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Nelle feste Lemurali si sputavano fave nere e si percuoteva nel tempo stesso un vaso di rame per cacciar via dalle case le ombre degli antenati, i

Vedi tutta la pagina

Pagina 276


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

fave lo scrutinio nelle elezioni. Varie sono le maniere di fare le fave dolci; io vi indicherò le seguenti che certo non sono delle più fini, ma possono

Vedi tutta la pagina

Pagina 276


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

cerimonie superstiziose nelle quali si usava. Gli antichi Egizi si astenevano dal mangiarne, non la seminavano, nè la toccavano colle mani, e i loro

Vedi tutta la pagina

Pagina 276


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

nelle forme da cialde.

Vedi tutta la pagina

Pagina 282


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

finissime insieme collo zucchero le mandorle, versatele nelle patate cogl'altri ingredienti, lavorando il tutto con un mestolo per un'ora intera e

Vedi tutta la pagina

Pagina 285


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

stabilite le dosi nelle seguenti proporzioni, che io credo non abbisognino di essere nè aumentate nè diminuite:

Vedi tutta la pagina

Pagina 290


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

tanto se ne estese l'uso che perfino gli speziali e i credenzieri, come si farebbe oggi della vainiglia, il cacciavano nelle pasticche e nelle vivande

Vedi tutta la pagina

Pagina 291


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

nelle memorie antiche sembra che non si sentano ricordare che i pasticci ripieni di carne d'asino che il Malatesta regalò agli amici nel tempo dell

Vedi tutta la pagina

Pagina 291


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Fate un'incisione nelle albicocche per estrarne il nocciolo, in modo che non si guastino, e mettetele al fuoco coll'acqua suddetta. Quando questa

Vedi tutta la pagina

Pagina 323


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

. Ponetelo quindi al fuoco e quando comincia ad entrare in bollore, versate in esso lo zucchero e l'acido citrico nelle seguenti proporzioni:

Vedi tutta la pagina

Pagina 334


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Le conserve di frutta fanno molto comodo nelle famiglie, perchè entrano spesso nella composizione dei piatti dolci, sono gustate dalle signore alla

Vedi tutta la pagina

Pagina 339


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

conserva nelle bottiglie; ma questa prova io non l'ho fatta.

Vedi tutta la pagina

Pagina 340


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Per la fermentazione di questi frutti regolatevi come nelle ricette dei siroppi N. 448 e 450. Poi metteteli al fuoco e quando avranno bollito mezz

Vedi tutta la pagina

Pagina 342


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

lo zucchero e per l'acqua nelle proporzioni indicate.

Vedi tutta la pagina

Pagina 344


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Europa sono il Belgio e l'Olanda. In Oriente, ove si usa di ridurlo in polvere finissima e farlo all'antica per beverlo torbo, il bricco nelle case

Vedi tutta la pagina

Pagina 352


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Il thè si fa per infusione e ritiensi che meglio riesca nelle tettiere di metallo inglese. Un cucchiaino colmo è dose più che sufficiente per una

Vedi tutta la pagina

Pagina 354


La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Farina d'Ungheria. È farina di grano finissima che trovasi in commercio nelle grandi città.

Vedi tutta la pagina

Pagina IX